È un simbolo della cultura armena. Conosciuta anche come, ruota armena dell’eternità, è frequentemente raffigurata sulle croci armene, sulle pareti di molte chiese antiche e in molte cattedrali e chiese templari (d’altronde è noto il forte e profondo legame dei Templari con gli Armeni).
La Croce Solare è un simbolo molto antico, sviluppatosi in molte civiltà indoeuropee. Simbolo solare per eccellenza, che rappresenta la forza generatrice della natura e il principio primo della vita, è uno dei simboli della prima chiesa, che vede l’Armenia come uno dei suoi centri propulsori a partire dal IV secolo.
È possibile che, il simbolo incastonato nella facciata della Chiesa di San Rocco sia una testimonianza delle dottrine venute da oriente. In queste dottrine Dio è visto come Principio generatore distinto dal Figlio che, concepito dal divino, ha però una sua natura umana. In sostanza, viene negata la trinità e la consustanzialità tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. L’arianesimo, che prende il nome dal teologo Ario (256-336), fu condannato come eresia dal Concilio di Nicea nel 325. Questo simbolo lo ritroviamo anche in alcune lastre in arenaria nei templi proto-romanici di tutta Europa.
I forti legami con il monachesimo orientale non mancano certo a Melicuccà, un territorio la cui storia è da sempre legata a quella Bizantina.