Uno dei tre "asili-modello" aperti dall’ANIMI in Calabria.
L’ANIMI fondata nel 1910, sull’onda dell’emozione suscitata dagli eventi sismici del 1908, che avevano distrutto Messina e Reggio Calabria, causando oltre 150.000 vittime. Essa realizzò l’incontro di due generazioni e il solidale coinvolgimento di grandi personalità e generosi cittadini del nord, del centro e del sud Italia.
Con la presidenza onoraria di Pasquale Villari e quella effettiva di Leopoldo Franchetti, ha impegnato nel corso di oltre 100 anni le energie dei massimi esponenti del meridionalismo italiano, da Giustino Fortunato a Gaetano Salvemini, da Benedetto Croce a Giuseppe Lombardo Radice e Umberto Zanotti Bianco.
L’11 febbraio 1911 l’ANIMI inaugurò la sua prima casa dei bambini a Melicuccà. Costruito in legname, aveva due grandi aule e quattro stanzette per le maestre. In una lettera del 1910 Leopoldo Franchetti incaricava Maria Montessori di scegliere alcune maestre, formate al suo metodo, da inviare nell’asilo di Melicuccà.
La realizzazione dell’asilo, fu resa possibile grazie ai fondi raccolti dal Comitato fiorentino di soccorso per i danneggiati del terremoto del 1908.
Il rapporto con le istituzioni municipali, in particolare il Comune e la locale congregazione di carità, fu di collaborazione attiva, come testimonia una lettera del 1910 del sindaco di Melicuccà, in cui si ringrazia l’Associazione per l’opera intrapresa. La vita della comunità venne ricostruita anche negli aspetti quotidiani: la cura per l’ambiente e l’igiene.
L’attenzione nell’accostarsi alle famiglie, superando il quasi completo disinteresse per la scuola, garantì la frequenza di un gran numero di scolari. L’Associazione attribuiva al tema dell’assistenza all’infanzia il problema fondamentale dell’educazione civile e del risollevamento morale di tutto il popolo.
Dopo un periodo di abbandono, oggi, la struttura è sede della Parrocchia ed il luogo in cui vengono svolte tutte le attività ad essa correlate.