Gli scavi effettuati nella necropoli al Monastero di Sant'Elia, nel 2002, hanno portato alla luce, alcuni frammenti di vetro. Questi sono parti di una lampada di vetro unica, nel suo genere, in caratteristiche e tipologia, per questo classificata dagli esperti come: "tipo Melicuccà". I frammenti superstiti del vaso (fig. 17), cinque in tutto, relativi alla parte superiore e a quella mediana consentono di ricostruire con buona approssimazione quasi l’intero profilo del recipiente (fig. 20). Tutti sono stati rinvenuti all’interno di una sorta di edicola
sovrapposta alla tomba di un membro di spicco della comunità monastica bassomedievale e che si presume ardesse, sospesa o adagiata sul piano, davanti alle icone.
La scoperta è stata presentata alla comunità scientifica da Rossella Agostino e Margherita Corrado con due relazioni, in altrettanti convegni di carattere nazionale sul tema.
Il riconoscimento di questa nuova tipologia di lampade, ha permesso di presupporre una produzione locale di oggetti in vetro tra il XIII e il XV secolo.