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La Storia di Melicuccà

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Chiesa di San Rocco

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Di questa, non si ha memoria dell'allestimento interno nel periodo in cui fu funzionante, tantomeno si hanno notizie precise su quando venne abbandonata o quanto tempo rimase attiva, l'unica citazione rinvenuta, si trova nel Cabreo, riguardante i beni della Commenda di Melicuccà nel 1737-"Chiesa San Rocco, essa si trova in piazza Tocco con all'interno una statua del Santo."
Ubicata nel cuore del centro storico, la Chiesa di San Rocco, oggi, si presenta senza copertura.
Abbandonata al suo destino per almeno un secolo, oggi è di fatto una preziosa testimonianza di architettura barocca, rappresentata dai ruderi della muratura perimetrale e dal prospetto principale con il lezioso portale.
La facciata di chiara matrice seicentesca, contiene gli elementi tipici dell’architettura sacra barocca: il movimento concavo e simmetrico delle pareti, il grande portale in pietra arenaria.
Sul lato sud, all’esterno vi è uno slargo che fino a pochi decenni addietro ospitava un precario edificio di pertinenza della chiesa, oggi demolito.

Il portale

Il campo centrale del prospetto è occupato quasi interamente dal grande portale in pietra arenaria i cui piedritti sono sormontati da una trabeazione, essa stessa, sormontata dal fregio scanalato nella parte centrale e da due coppie di metope laterali ornate da testine e rosoni.

Al fregio si sovrappone una modanatura aggettante che fa da imposta al timpano ad arco spezzato.

L’interno
Superato l’ingresso si presenta la navata unica dell’edificio sacro.
Sulle pareti laterali sono ancora leggibili le decorazioni costituite da archi, lesene e cornici.

Il presbiterio
All’ingresso del presbiterio si trovano tracce di due setti rettangolari che fanno pensare ai piedritti d’imposta di un arco trionfale che divideva la zona riservata al Clero e l’aula del popolo di Dio.
Subito dopo questo piedritto (parete destra) si trova una porta con arco a sesto ribassato che portava verso l’esterno (o alla sacrestia ?) .
Al centro del fondo absidale c’è una grande nicchia aggettante verso l’esterno oggi totalmenteriempita di muratura, mentre una nicchietta sottostante con arco è ancora presente.
A terra si leggono i resti di un altare tridentino sicuramente monumentale.

Dopo il restauro conservativo del 2012 l’edificio si presenta nella sua fragile bellezza ed è utilizzato per eventi culturali.

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